1912-2012 i 100 anni dell'Unione Sindacale Italiana

1912-2012 i 100 anni dell'Unione Sindacale Italiana

domenica 29 aprile 2012

SOLIDARIETA’ AI 12 LICENZIATI



L’Unione Sindacale Italiana settore Sanità di Parma, esprime piena solidarietà ai 12 dipendenti licenziati per il fallimento dell’Associazione Temporanea d’Impresa, che per anni hanno garantito un servizio serio ed efficace per la collettività. Ora li vogliono buttare via come un ferro vecchio.
Questo periodo, segnato da una profonda crisi economica, ha fatto si che anche nel nostro territorio i lavoratori siano le prime vittime sacrificali.
E’ indubbiamente sbagliata la logica della decentrazione dei servizi alla persona, appaltando con la logica del basso costo a cooperative che, pur di non perdere la gara, sono disposte ad accettare condizioni di guadagno al ribasso, dettate da Aziende Ospedaliere più attente al risparmio, che alla dignità dei lavoratori. In più assistiamo al consolidamento di Cooperative come la Pro. Gess, invischiata con le istituzioni, oramai divenuta vera e propria Aziende di sfruttamento del lavoro.
L’USI-S di Parma tra i punti delle sue rivendicazioni ha la campagna di sensibilizzazione per la riduzione degli stipendi principeschi dei dirigenti amministrativi Aziendali, di Comparto e di Reparto. In questo momento non deve ricadere tutto sulle spalle dei lavoratori, quando i dirigenti stanno comodamente tranquilli. Inoltre per i lavoratori licenziati proponiamo l’assunzione diretta presso l’Azienda Ospedaliera di Parma.
Cercheremo con i nostri mezzi d’aiutarvi in qualsiasi modo.


USI-Sanità di Parma

1 maggio di lotta!


Anche quest’anno la sezione di Parma dell’USI-AIT organizza il 1 maggio del sindacalismo di base. Cinque anni fa abbiamo dato vita all’esperienza del 1 maggio alternativo per ricordare i cento anni trascorsi dallo sciopero agrario del 1908, che coinvolse 30.000 lavoratori della provincia di Parma. Nel 2012 cade il centenario della nascita dell’Unione Sindacale Italiana, figlia anche delle lotte contadine, che nasceva in contrapposizione alla CGdL, ora CGIL, legata all’ala riformista del PSI, al suo modo di organizzazione burocratica e verticistica e troppo spesso complice del soffocamento delle rivolte.

E’ passato un secolo, ma l’USI non ha mai rinnegato la sua storia e le sue radici, essa sa che il suo posto è  in mezzo alla classe lavoratrice e le sue parole d’ordine rimangono: antimilitarismo; autogestione; internazionalismo; solidarietà; lotta; azione diretta; antifascismo e antisessimo.

Nella giornata del 1 maggio scenderemo in Piazza contro le politiche liberiste e anti-sociali del Governo Monti e del Commissario locale. Ormai l’attacco alle fasce più deboli della società non può essere più nascosto; aumento del costo della vita, diminuzione dei salari, licenziamenti, delocalizzazioni, precarizzazione della vita.

Dobbiamo ribadire che bisogna invertire la rotta e scendere in Piazza per sabotare l’attacco all’Art. 18, scardinare il blocco dei salari e ripristinare la scala mobile, ridurre l’orario di lavoro a parità di salario secondo il motto “lavorare meno lavorare tutti”. Solidarizzare con le occupazioni abitative e difendere gli sfratti per morosità.

Non ci sono governi amici dei lavoratori ma solo dei servi dei padroni e delle banche che speculano sulle nostre vite. La crisi l’hanno creata loro e le conseguenze non devono subirle i lavoratori.

…”la lotta è di classe, l’emancipazione dei lavoratori sarà opera dei lavoratori stessi o non sarà”.

Il ritrovo del corteo è alle 10.30 in Barriera Saffi, Parma, a seguire ci sarà la festa popolare presso il Parco Pellegrini

Solidarietà con i NO TAV

Aderiscono: CUB Parma; PCL Parma; Rete Antifascista; Comitato Antifascista Montanara; Gruppo Anarchico “Cieri”-FAI; Rete diritti in casa, Insurgent City, Falce e Martello, Parma Parallela



programma concerti.:dalle 13 alle 14 UGO CATTABIANI QUARTET 14-15 MR.FURTO & LADY PACCOTTILLA 15-16 ROM ROCK 16-17 EX SUNSPARKS 17-18 SPETTACOLO DI CAPOEIRA 18-19 A BAND


domenica 1 aprile 2012

A TUTTI I LAVORATORI

ADDIO ALLA CAUSA DI SERVIZIO

Nel silenzio generale l’uomo delle banche e di confindustria che piace a Berlusconi, Casini e Bersani, ha cancellato un’altra tutela per i dipendenti pubblici ( esclusi come sempre militari e poliziotti ) rappresentata dalla “ causa di servizio “. Quindi da ora in avanti le infermità o lesioni fisiche pur contratte a causa del servizio prestato non vedranno più la tutela fino ad oggi riconosciuta. Nonostante che l’infermità o le lesioni derivino da fatti accaduti in servizio o per cause inerenti al servizio, o comunque siano state queste le cause determinati, come , ad esempio, l’ambiente e le condizioni di lavoro, niente più “ equo indennizzo “, niente più “ maggiorazioni “ salariali ne “ pensione privilegiata “ e neanche diritto alla retribuzione integrale per tutti i periodi di aspettativa presi a causa delle infermità riconosciute ed il rimborso delle spese di cura.

Da ora in avanti le aziende potranno danneggiare la nostra salute, anche con conseguenze gravi, totalmente gratis!

L’art. 6 del decreto salva Italia recita quanto segue;

“ ferma la tutela derivante dall’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali, sono abrogati gli istituti dell’accertamento della dipendenza dell’infermità da causa di servizio, del rimborso delle spese di degenza per causa di servizio, dell’equo indennizzo e della pensione privilegiata. La disposizione di cui al primo periodo del presente comma non si applica nei confronti del personale appartenente al comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico. La disposizione di cui al primo periodo del presente comma non si applica, inoltre ai procedimenti in corso alla data di entrata in vigore del presente decreto, nonché ai procedimenti per i quali, alla predetta data, non sia ancora scaduto il termine di presentazione della do
manda, nonché ai procedimenti instaurabili d’ufficio per eventi occorsi prima della predetta data “.